Viso e corpo

Le icone di bellezza di tutti i tempi

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Ogni epoca è stata caratterizzata da canoni di bellezza, non necessariamente perfetti

Greta Garbo: l'assolutezza anni '20

La perfezione dei suoi lineamenti e il fascino conturbante e misterioso della sua figura le valsero, negli ambienti di Hollywood, l'appellativo di 'Divina'. Greta Garbo è la prima indiscussa icona di bellezza della Storia che dal cinema si impose in tutto il mondo, grazie all'espressività della sua presenza scenica.Non solo simbolo di femminilità degli anni '20, Greta Garbo è stata paragonata alla nuova Gioconda, in virtù della sua sottile sensualità ricca di mistero e ambiguità.Il suo essere forte e fragile insieme le fece conquistare i ruoli del cinema, entrati nel mito: vamp, seduttrice, eroina romantica, moglie infedele e brillante avventuriera. Divesi i libri usciti sul mito della Divina, ve ne consigliamo uno fresco di stampa: Greta Garbo, il mistero dello stile.

Vivien Leigh: il viso da bambola anni '30

Vivacità, carisma e delicatezza per il viso da bambola dell'eroina di Via col Vento (1939), Rossella O'Hara interpretata da Vivien Leigh, attrice di cinema e teatro inglese.Simbolo della femminilità anni '30, ancor oggi Vivien Leigh è stata definita la più bella britannica di tutti i tempi, secondo i sondaggi inglesi più recenti. Frequentissimi sono inoltre i cloni del cinema di quegli anni.Negli anni '90 la Mattel si è ispirata al suo viso per disegnare una collezione di Barbie, interamente dedicata a Via col Vento. Curiosità
Il suo strabismo di Venere era dovuto ad una forte miopia, ma all'epoca le lenti a contatto non erano ancora state inventate. In libreria, Vivien Leigh, ansia di vivere, titolo mutuato da una celebre espressione del personaggio Ashley rivolta a Rossella O'Hara in una scena intensa di Via col Vento.

Marlene Dietrich: l'ambiguità

Marlene Dietrich è l'ambiguità per eccellenza. Negli anni '30 la sua immagine venne contrapposta a Greta Garbo, anch'essa ambigua ma più femminile. L'eroina dell'Angelo Azzurro (1930) gioca con l'ambiguità in maniera più spavalda e trasgressiva. Passa dai panni di femme fatale a quelli androgini, indossando abiti da uomo, con una facilità impressionante. Piace agli uomini come alle donne.
Celebri i suoi ritratti con la sigaretta in mano, che per quegli anni erano espressione di emancipazione femminile.Ancor oggi l'immagine estetica di Marlene Dietrich è un canone riconosciuto. Un esempio su tutti: dire sopracciglia alla Marlen Dietrich indica sopracciglia fini e disegnate.

Rita Hayworth: bellezza sinuosa anni '40

Rita Hayworth è il simbolo della sensualità anni '40. Forme sinuose ma non prorompenti, esuberanza ma non stravaganza sono le caratteristiche proprie del suo stile, che resiste nel tempo da oltre 50 anni. Si pensi alle sue rivisitazioni in chiave moderna, come ad esempio Julia Roberts.

Celebre è l'interpretazione di Rita Hayworth in Gilda nel 1946 che le valse l'appellativo di 'Dea dell'amore', cara ai soldati americani della Seconda Guerra Mondiale, al punto che la sua immagine viene incollata sulla bomba atomica sperimentale, lanciata sull'atollo di Bikini. Da qui l'appellativo 'atomica' che ancor oggi si usa per indicare una bellezza mozzafiato.

Curiosità

Pochi sanno che il colore naturale dei suoi capelli era moro: solo successivamente fu tinto di rosso, molto più vicino alla sua fiammeggiante personalità. Prima di entrare nel cinema, Rita Hayworth eliminò l'antiestetico difetto dell'attaccatura bassa sulla fronte e sulle tempie, sottoponendosi a dolorose sedute di elettro-epilazione.

Bella, selvaggia, innocente. Ava Gardner è il simbolo della bellezza prorompente anni '50. Non semp

Bella, selvaggia, innocente. Ava Gardner è il simbolo della bellezza prorompente anni '50. Non semplicemente passionale, ma di più: carnale. E' il fascino ferino che ammalia e che suscita timore...tanto può essere pericoloso.

E' la seduzione conturbante fatta persona. Celebre è il contrasto in Mogambo (1953) con l'algida Grace Kelly, al fianco di Clark Gable.

Inutile dire che ancor oggi nomini Ava Gardner e pensi al fisico morbido e formoso da pin-up anni '50, gli anni della ricostruzione post-bellica, in cui essere in carne voleva dire anche essere in salute.

In libreria, Ava Gardner. Belle, sauvage, innocente

Audrey Hepburn: l'icona delle icone

Audrey Hepburn è LA icona. E dire che la sua rigida educazione familiare le aveva imposto di non mostrarsi troppo. Se l'eleganza è ciò che resta di te nell'immagine degli altri, lei ha incarnato questo assioma alla perfezione.Celebri sono le sue frasi - autoironiche, se vogliamo - con cui descrive la sua bellezza: "So di avere più sex appeal sulla punta del mio naso che molte donne nel loro intero corpo. Non si vede da lontano, ma c'è." - "Non avrei pensato di fare del cinema con una faccia come la mia".E in effetti, il successo di Audrey Hepburn è dovuto alla 'semplicità' della sua figura che per gli anni '50 era decisamente in controtendenza rispetto alle pin up del calibro di Ava Gardner e Marilyn Monroe.Audrey Hepburn è colei che ha inaugurato, imprimendola per sempre nella mente e nello sguardo di tutto il pianeta, l'immagine del bon tonDal look al make up, dallo stile agli abiti, dalle mostre alla vita: tutto su Audrey Hepburn

Marilyn Monroe: l'inimitabile sex appeal

A 50 anni dalla sua morte, Marilyn Monroe conserva intatta la sua icona di sex appeal unico ed inimitabile.Numerosi gli studiosi che hanno studiato le perfette proporzioni del suo volto, tanto da rispondere ai canoni di perfezione teorizzati dallo studio delle proporzioni del viso di Leonardo da Vinci.Se ad un viso dai tratti regolari, si aggiunge un corpo esplosivo e capelli biondo platino, il risultato è un sex appeal senza precedenti. Mitigato o forse accentuato da quell'innocente aria da bambina.Marilyn Monroe è anche il simbolo della femminilità dei grandi contrasti: sex appeal versus innocenza. Diverse attrici (bionde) giurano di essersi ispirate a lei nell'ideazione del proprio look.Quest'anno cade il cinquantenario della morte di Marilyn Monroe, avvenuta l'agosto 1962. Vi suggeriamo l'ultimo libro fresco di stampa, scritto per l'anniversario: Marylin Monroe, Ritratto di un'icona

Grace Kelly: la perfezione

Eleganza, grazia, fragilità, perfezione, raffinatezza...non si contano le caratteristiche della bellezza senza tempo di Grace Kelly. E' poco dire che incarna il simbolo di una bellezza algida e allo stesso tempo seducente. Persino dire 'di classe' non rende l'idea.
Grace Kelly è semplicemente Grace Kelly. Innumerevoli i suoi cloni e tentativi di imitazione, finora nessuna assurge al suo indiscusso trono di Regina della Bellezza.In libreria Grace Kelly, Immagini di vita

Ingrid Bergman: la bellezza senza orpelli

Ingrid Bergman è il simbolo della bellezza senza artificio. Celebri sono i suoi ritratti senza trucco, al naturale, con le rughe in vista.
Volto dai lineamenti pacati ma che restano impressi, grazie all'intensità della sua espressione. Amata dagli esponenti della bellezza di carattere.Bella, bellissima, così come sua figlia, Isabella Rossellini, definita negli anni '90 una delle donne più belle del mondo.In libreria, Notorious. La vita di Ingrid Bergman

Katherine Hepburn: la donna in pantaloni

Il fascino discreto e sottile di Katherine Hepburn si impone per la rivoluzione operata dal suo stile negli anni '30: Katherine è stata la prima a dimostrare che si può essere femminili e seducenti (anche) in pantaloni e con mise rilassate.Ancor oggi la sua icona di bellezza, simbolo di indipendenza, resiste nel tempo come simbolo di androginia discreta.

Twiggy e la donna grissino

Anni '70: le figure si assottigliano, le gambe si scoprono, i capelli si tingono di biondo svedese, gli occhi si ingrandiscono con pesanti passate di eyeliner. 'Nasce' la donna grissino, che ha un'icona celebre in Twiggy, modella amata dagli stilisti di tutto il mondo e che conquista le copertine dei magazine di moda dell'epoca. Il suo volto affascina e la sua figura ammalia: merito di una nuova androginia mai vista prima
È lei la modella che nel 1966 viene ritratta con la prima minigonna della storia, inventata da Mary Quant.

Catherine Deneuve, la Marianna di Francia

Sguardo enigmatico, profilo perfetto, mento volitivo: Catherine Deneuve è il simbolo della bellezza francese.Musa di Truffault e di Bunuel, si impone all'attenzione del mondo per il suo andare oltre i canoni borghesi, grazie alla celebre interpretazione in Bella di Giorno (1962) in cui veste i panni di un'annoiata donna dell'alta borghesia che tenta di risolvere la sua noia, prostituendosi di giorno, quando il marito, uomo d'affari, è al lavoro (interpretato da Jean Sorel).Catherine Deneuve è l'emblema del mistero femminile. Il suo carattere riservato e algido è svelato nell'autobiogria All'ombra di Me Stessa.

Charlie's Angels: un look che ha fatto epoca

Nell'ordine Kate Jackson, Jacelyn Smith e Farrah Fawcett, le mitiche Charlie's Angels, una serie televisiva, andata in onda dal 1976 al 1981 sul canale statunitense ABC.

L'indovinato taglio di capelli delle tre attrici ha fatto proseliti in tutto il mondo, inaugurando l'era dei capelli scalati, di moda ancor oggi.

Volto di Barbie

Si ispira al volto di Farrah Fawcett il cambiamento che Barbie operò a metà degni anni '70.
Per disegnare il volto della Barbie moderna, nel 1977 lo scultore Joyce Clark si ispirò proprio a lei, introducendo nel mercato le Barbie SuperStar, entrate nel mito.

Jane Fonda: la bellezza del fitness

Negli anni '60 era Barbarella, negli anni '80 era la star del fitness, oggi Jane Fonda è una splendida 75enne che esprime gioia di vivere e grazia nel portare gli anni che passano.Simbolo di una femminiltà che resiste nel tempo, e che dimostra come si può essere bellissime anche a più di 70 anni. Merito dell'intensa attività aerobica? Se i risultati sono questi, Jane Fonda è senz'altro un modello da imitare.

Sophia, l'Italia nel mondo

Simbolo della bellezza italiana nel mondo. Oggi come 50 anni fa, quando Sophia Loren non vinse il concorso di Miss Italia. Un insuccesso che è stata la sua fortuna.

Sensuale, maggiorata, elegante, accogliente, calorosa, sorridente...in una parola donna!

Brigitte Bardot e l'eterno femminino

Bocca imbronciata, naso all'insù, corpo da pin up, biondo d'Oltralpe: Brigitte Bardot è il nuovo modello di femminilità prorompente degli anni '60. Sensuale e provocante, ma al contempo etereo e innocente.E' la bellezza conturbante che seduce tutti indistintamente, donne comprese.Il suo look ha fatto scuola: dal modo di truccare gli occhi a quello di dipingere le labbra. Ancor oggi il make up alla Bardot si esprime in occhi bistrati e labbra nude.Per non parlare dei cloni che son diventati famosi anche grazie alla spiccata somiglianza a Brigitte Bardot. Uno su tutti: Claudia SchifferIn libreria, l'autobiografia Mi chiamano B.B

Jakie O, il fascino dell'imperfezione

Occhi sporgenti, zigomi alti, bocca larga: malgrado i suoi difetti (o in virtù di essi), Jacqueline Kennedy è entrata nell'Olimpo delle bellezze 'normali'.

La sua grazia ed eleganza innate l'hanno resa una delle icone di stile più imitate dalla storia.

Liz Taylor, la star dagli occhi viola

All'età di 25 anni, nel 1957 Liz Taylor era considerata la donna più bella del mondo.Occhi intensi, labbra importanti e zigomi sfumati. E' il look che ha siglato l'immagine di Liz Taylor, che negli anni è rimasta fedele alle sopraccigla scure e folte, trasgredendo le mode che che spesso le volevano filiformi.Del suo look resiste la bocca importante, valorizzata da tanto gloss.

Lady D, il cigno reale

Ex adolescente timida, impacciata e un po' goffa, Lady Diana si è trasformata nel corso degli anni '80 e '90 in una delle donne più belle di tutti i tempi. Merito di un sapiente lavoro operato dal management che ne curava l'immagine, tra cui Gianni Versace. Merito anche di un corpo scultoreo plasmato da ore di nuoto e ginnastica.

E dire che indossava la taglia 46! Una taglia che oggi risuonerebbe 'abbondante', eppure Lady Diana è uno dei sex simbol della storia del Novecento.

Ancor oggi il suo taglio di capelli è uno dei look più scelti dalle donne di tutto il pianeta che amano il corto.

Piace alle donne come agli uomini perchè la sua immagine fa molto donna reale, nel senso di 'una come noi'.

Cindy Crawford, il neo che rende sexy

Corpo scultoreo, misure perfette (90-60-90), capelli e occhi semplicemente castani, Cindy Crawford è il simbolo del benessere anni '80, gli anni che l'hanno vista sfilare e posare per i più importanti stilisti del mondo. Tutto di lei esprime benessere, salute e forma, costruita grazie a una rigida cura di sé. Proprio come i dettami beauty che hanno cominciato ad imporsi a partire dagli anni '80.

È entrata di diritto nella classifica delle donne più sexy del mondo. Qualcuno giura che il neo al lato della bocca è il suo "marchio di bellezza" che la rende ancora più sexy.

Oggi, splendida 45enne, Cindy Crawford dà del filo da torcere alle sue colleghi più giovani e...più magre.

Claudia Schiffer: l'era delle supermodel

Chissà se Claudia Schiffer sarebbe stata Claudia Schiffer se non avesse assomigliato a Brigitte Bardot. Certo, lei non ama essere paragonata a B.B., ma tant'è.Il suo esordio nella moda è datato 1987, quando a Düsseldorf fu notata dal capo di Elite, un'importante agenzia di moda, il quale la convinse a lavorare come modella.Di lì a poco sarebbe entrata nel glorioso mondo delle Supermodel degli anni '90.Oltre 700 le copertine a lei dedicate.

Naomi Campbell, la Venere Nera

Naomi Campbell è stata la modella che ha 'creato' IL canone di bellezza nera per eccellenza. Prima di lei c'erano state Grace Jones e Iman. Contemporaneamente Tyra Banks, Nadege e oggi Rhianna e Halle Berry. Tutte 'figlie' della Campbell.

Ma la dea della bellezza nera è solo Naomi! E' per questo che le si perdonano capricci e stranezze?

Curiosità
Odia farsi fotografare i piedi che lei trova bruttissimi.

Kate Moss, quel 'non so che' che ammalia

Piccola, minuta, a tratti emaciata, fragile: il contrario delle sue colleghe dal corpo esplosivo con cui sfilava negli anni '90 (Helena Christensen, Linda Evangelista, Christy Turlington, Naomi, Claudia Schiffer), eppure il fascino sottile di Kate Moss ha qualcosa di magico e inspiegabile razionalmente.E' l'aria innocente che emana dalla sua persona? O quel 'non so che' di essere fuori dal tempo? Di sicuro, Kate Moss ha inaugurato la bellezza minimale negli anni '90, che è un indiscusso canone estetico ancor oggi.

Eva Herzigova, la bellezza venuta dall'Est

Supermodel targata anni '90 Eva Herzigova è la modella simbolo dell'emancipazione dell'Europa dell'est negli anni dopo la Perestroika.

Zigomi alti, carnagione trasparente, naso perfetto, è la bellezza slava che ha imposto un canone estetico di successo. Dopo di lei, dire modella dell'est significa dire bellezza mozzafiato!

Brooke Shields, l'eterna ragazza

Passano gli anni, ma Brooke Shields è l'eterna ragazza di Laguna Blu (1980), quando appena 15enne interpretò la parte di una ragazzina sopravvisuta ad un naufragio.

E' stata la prima modella adolescente della storia.

E' il simbolo della bellezza acqua e sapone, pura e senza fronzoli che non smetterà mai di piacere. Famoso è il suo look nature e l'aria tutta salute del suo aspetto, molto american style.

Jennifer Lopez, il fascino latino

Jennifer Lopez ha imposto un modo unico di essere bellezza latina, imitata dalle donne di tutto il mondo.
La sensualità del suo viso, le sue forme generose, i suoi splendidi colori la rendono icona di stile con un fascino senza tempo.In libreria la biografia della ragazza venuta dal Bronx, Jennifer Lopez, un'anima latina

Monica Bellucci, l'italianità Oltralpe

Monica Bellucci è il simbolo della bellezza italiana contemporanea nel mondo.

Mora, sensuale, in carne, viso dai lineamenti perfetti.

E soprattutto una donna che non ha paura degli anni che passano e del corpo che ha avuto una gravidanza.

Angelina Jolie, l'incrocio di etnie

Angelina Jolie è il simbolo di incrocio genetico di statuarietà nordica e curve latine. E' considerata una delle donne più belle del mondo, al punto che avatar virtuali si ispirano al suo singolare volto di rara bellezza.

Barbra Streisand, la brutta-bella

Nella nostra gallery delle icone di bellezza di tutti i tempi, non poteva mancare Barbra Streisand che rispetto alle sue 'colleghe' sfigura senz'altro, se ci riferiamo ai canoni classici di estetica. Ma se apriamo lo sguardo al difetto che fa carattere, come non ricordare che Barbra deve il suo successo proprio a quel naso lungo e storto?

E' stata definita la brutta più bella di Hollywood, oltre ad essere la donna più potente della città dei sogni.

E alla fine della nostra gallery, proprio grazie a lei, noi ci sentiamo meno inadeguate... :-)

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